Cani e gatti davanti alla TV: un passatempo innocuo o fonte di potenziali pericoli?

Capita sempre più spesso di vedere i nostri amici a quattro zampe“incollati” allo schermo televisivo, attratti da immagini in movimento e suoni stimolanti. Ma cosa succede realmente quando cani e gatti guardano la televisione? È semplice curiosità o c’è dell’altro?

Cosa attrae l’attenzione di cani e gatti?

Diversi studi hanno dimostrato che cani e gatti sono attratti da immagini che rappresentano altri animali, soprattutto se simili a loro, o da scene con forti rumori, come abbaii, comandi vocali o suoni di giocattoli. La loro attenzione è catturata soprattutto da frequenze di aggiornamento delle immagini più elevate.

Cosa vedono, invece?

La loro percezione delle immagini è diversa dalla nostra: i cani hanno una visione dicromatica (vedono meno colori) e percepiscono lo sfarfallio fino a 70-80 fps. Ciò significa che vedono immagini meno nitide e realistiche rispetto a noi, a meno che non si tratti di schermi con frequenze di aggiornamento molto alte (come quelli per videogiochi).

Quali sono i potenziali pericoli?

  • Irritazione oculare: la luce blu emessa dagli schermi può causare secchezza oculare e, a lungo andare, potenziali danni alla vista.

  • Crisi epilettiche: in rari casi, soprattutto nei gatti, le luci intermittenti possono scatenare crisi epilettiche.

  • Stress e iperattività: rumori improvvisi e immagini troppo movimentate possono innervosire o stressare l’animale.

Curiosità

  • Empatia canina: i cani preferiscono programmi con altri animali o sport con la palla.

  • Gatti “umanizzati”: alcuni gatti sviluppano una sorta di dipendenza dalla televisione, soprattutto se con immagini di persone.

  • Effetto “branco”: la televisione può diventare un surrogato di esperienza di gruppo per i cani che passano molte ore da soli.

Consigli

  • Moderazione: limitare il tempo che cani e gatti passano davanti alla televisione.
  • Schermi di qualità: scegliere schermi con una buona frequenza di aggiornamento delle immagini.
  • Stimoli alternativi: offrire ai nostri animali giochi e attività che li tengano attivi.
  • Consultare un veterinario: se si notano cambiamenti nel comportamento o problemi di vista, è sempre consigliabile rivolgersi ad un veterinario.
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Roberto Lombardi

OFTALMOLOGIA VETERINARIA

Mi occupo di ofalmologia veterinaria, ma prima di tutto sono un grande appassionato di animali. Da anni mi occupo delle patologie dell’occhio che affliggono i nostri amici pelosi.