La vista dei cani ha alcune differenze rispetto a quella degli esseri umani, dovute alla diversa struttura dell’occhio e alla diversa distribuzione dei fotorecettori sulla retina.
Vediamo quali sono le principali caratteristiche della vista dei cani:
Il campo visivo: è l’angolo entro il quale l’occhio può percepire gli oggetti senza muovere la testa. Il campo visivo dei cani dipende dalla posizione degli occhi sulla testa: i cani con gli occhi laterali hanno un campo visivo più ampio (fino a 270 gradi), ma meno sovrapposto tra i due occhi, mentre i cani con gli occhi frontali hanno un campo visivo più ristretto (fino a 180 gradi), ma più sovrapposto tra i due occhi. La sovrapposizione del campo visivo permette la visione binoculare, cioè la capacità di fondere le immagini provenienti dai due occhi in una sola, con una maggiore percezione della profondità e della distanza.
La visione dei colori: è la capacità di distinguere i diversi colori dello spettro luminoso. La visione dei colori dipende dal tipo e dal numero di coni presenti sulla retina: i coni sono i fotorecettori che reagiscono alla luce di diversa lunghezza d’onda e consentono di identificare il rosso, il verde e il blu. Gli esseri umani hanno tre tipi di coni, mentre i cani ne hanno solo due: questo determina una visione dicromatica, cioè la capacità di distinguere solo due colori primari. I cani vedono bene il giallo e il blu, ma non il rosso e il verde, che percepiscono come sfumature di grigio/marrone.
La visione notturna: è la capacità di vedere al buio o in condizioni di scarsa illuminazione. La visione notturna dipende dal tipo e dal numero di bastoncelli presenti sulla retina: i bastoncelli sono i fotorecettori che reagiscono alla luce di bassa intensità e consentono di vedere in bianco e nero. I cani hanno più bastoncelli degli esseri umani, quindi hanno una visione notturna migliore: possono vedere fino a sei volte meglio al buio rispetto agli umani. Inoltre, i cani hanno una struttura riflettente dietro la retina, chiamata tapetum lucidum, che aumenta la quantità di luce che raggiunge i fotorecettori e fa brillare gli occhi al buio.