La vista dei gatti ha alcune differenze rispetto a quella degli esseri umani, dovute alla diversa struttura dell’occhio e alla diversa distribuzione dei fotorecettori sulla retina.
Vediamo quali sono le principali caratteristiche della vista dei gatti:
Il campo visivo: è l’angolo entro il quale l’occhio può percepire gli oggetti senza muovere la testa. Il campo visivo dei gatti dipende dalla posizione degli occhi sulla testa: i gatti con gli occhi laterali hanno un campo visivo più ampio (fino a 200 gradi), ma meno sovrapposto tra i due occhi, mentre i gatti con gli occhi frontali hanno un campo visivo più ristretto (fino a 130 gradi), ma più sovrapposto tra i due occhi. La sovrapposizione del campo visivo permette la visione binoculare, cioè la capacità di fondere le immagini provenienti dai due occhi in una sola, con una maggiore percezione della profondità e della distanza.
La visione dei colori: è la capacità di distinguere i diversi colori dello spettro luminoso. La visione dei colori dipende dal tipo e dal numero di coni presenti sulla retina: i coni sono i fotorecettori che reagiscono alla luce di diversa lunghezza d’onda e consentono di identificare il rosso, il verde e il blu. Gli esseri umani hanno tre tipi di coni, mentre i gatti ne hanno solo due: questo determina una visione dicromatica, cioè la capacità di distinguere solo due colori primari. I gatti vedono bene il giallo e il blu, ma non il rosso e il verde, che percepiscono come sfumature di grigio/marrone.
La visione notturna: è la capacità di vedere al buio o in condizioni di scarsa illuminazione. La visione notturna dipende dal tipo e dal numero di bastoncelli presenti sulla retina: i bastoncelli sono i fotorecettori che reagiscono alla luce di bassa intensità e consentono di vedere in bianco e nero. I gatti hanno più bastoncelli degli esseri umani, quindi hanno una visione notturna migliore: possono vedere fino a otto volte meglio al buio rispetto agli umani. Inoltre, i gatti hanno una struttura riflettente dietro la retina, chiamata tapetum lucidum, che aumenta la quantità di luce che raggiunge i fotorecettori e fa brillare gli occhi al buio.