Atrofia Progressiva della Retina (PRA)

L’atrofia progressiva della retina (PRA) è un gruppo di malattie ereditarie che hanno caratteristiche di evoluzione simili, e che colpiscono la vista dei cani e dei gatti. In questo articolo cercheremo di spiegare cos’è, come si manifesta, come si diagnostica e come si può trattare.

Cos’è la PRA?

La PRA è una degenerazione progressiva delle cellule della retina, che sono responsabili della percezione della luce e dei colori. La retina è una struttura che ricopre la superficie interna della porzione posteriore del globo oculare, la cui funzione principale è quella di ricevere stimoli luminosi e di trasmetterli attraverso vie neurologiche alla corteccia cerebrale, dove vengono elaborati come immagini.
La PRA è una malattia genetica, che si trasmette secondo modalità diverse a seconda della razza e della specie. Esistono infatti diverse forme di PRA, che possono avere una diversa età di insorgenza, una diversa velocità di progressione e una diversa gravità. Alcune razze canine sono più predisposte alla PRA, come il Labrador Retriever, il Cocker Spaniel, il Samoiedo, il Pastore Tedesco e il Poodle. Anche i gatti possono essere affetti da PRA, soprattutto i Persiani e gli Abissini.

Come si manifesta la PRA?

I primi sintomi della PRA sono una ridotta capacità visiva in condizioni di scarsa illuminazione (cecità notturna) e una dilatazione persistente delle pupille. Questi segni possono essere difficili da riconoscere da parte dei proprietari, soprattutto se l’animale vive in ambienti familiari e ben illuminati. Con il progredire della malattia, la vista si deteriora anche in condizioni di luce normale, fino a portare alla cecità totale. Il proprietario può notare un aumento di riflesso del fondo oculare (che diventa più brillante).

Come si diagnostica la PRA?

La diagnosi di PRA si basa sull’esame oftalmologico dell’animale, che deve essere eseguito da un veterinario che si occupa di oculistica come il dott. Roberto Lombardi. L’esame permette di valutare lo stato della retina e delle altre strutture oculari, oltre a escludere altre possibili cause di cecità. In alcuni casi, può essere utile eseguire anche degli esami complementari, come l’elettroretinografia (ERG), che misura la risposta elettrica della retina alla luce, o il test genetico, che identifica la presenza di mutazioni responsabili della PRA.

Come si può trattare la PRA?

Purtroppo, al momento non esiste una cura per la PRA. Si consiglia quindi di controllare regolarmente lo stato degli occhi dell’animale, di proteggerli da eventuali traumi o irritazioni e di somministrare eventualmente degli integratori alimentari specifici per la salute oculare. Inoltre, è importante adattare l’ambiente in cui vive l’animale alla sua condizione visiva, evitando ostacoli o cambiamenti improvvisi di arredamento.

La PRA è una malattia grave, che comporta una perdita irreversibile della vista. Tuttavia, gli animali affetti da PRA possono continuare a vivere una vita dignitosa e felice, grazie all’aiuto dei loro proprietari e del veterinario. L’affetto e la comprensione sono i migliori alleati per aiutare il nostro amico a quattro zampe a superare questa sfida.

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Roberto Lombardi

OFTALMOLOGIA VETERINARIA

Mi occupo di ofalmologia veterinaria, ma prima di tutto sono un grande appassionato di animali. Da anni mi occupo delle patologie dell’occhio che affliggono i nostri amici pelosi.